sabato 29 ottobre 2011
Augusto Masetti il soldato che disse no alla guerra
martedì 18 ottobre 2011
Vegamisù
Si chiama Piatti da Sogno Vegan (http://www.piattidasognovegan.blogspot.com/) ed è vero che sono da sogno le ricette!!!
Per festeggiare ecco la ricetta del Vegamisù che ancora non ho provato, lo farò domenica:
Panna da montare di soia (ho usato la soyatoo)
Caffè
Fette biscottate
Cacao in polvere
venerdì 14 ottobre 2011
La donna deve creare se stessa
Sibilla Aleramo, 1925
sabato 8 ottobre 2011
Appello per Suad Omar, vittima di un'aggressione razzista e sessista
Con queste righe vogliamo stringere in un abbraccio Suad Omar che nel pomeriggio di venerdì scorso è stata aggredita prima verbalmente e poi fisicamente mentre viaggiava sul 63 e esprimere la nostra rabbia per l’ennesimo episodio di violenza sessista e razzista a Torino. Perché tanto accanimento? L’aggressore irritato che non gli venisse ceduto il posto accanto alle porte dell’autobus in nome del proprio privilegio di uomo bianco, deve aver ritenuto insostenibile il fatto che una donna aggredita, invece di abbassare lo sguardo e farsi da parte abbia risposto e si sia difesa. Alla violenza subita, si sovrappone quella istituzionale. E’ una strana politica quella dei regolamenti del Gtt che prevedono l’apertura o la chiusura delle porte di autobus e tram a seconda della supposta nazionalità o provenienza di chi li frequenta. Non è raro per chi viaggia sui trasporti pubblici torinesi assistere alla chiusura immediata delle porte per fronteggiare la ‘pericolosa’ fuga di un supposto migrante sorpreso senza biglietto, ma quando una cittadina italo-somala supposta ‘migrante’ viene insultata e picchiata le porte magicamente si aprono permettendo all’aggressore di dileguarsi. Altrettanto inquietante è stato l’intervento dei carabinieri chiamati sul posto che invece di preoccuparsi della salute di una donna aggredita hanno pensato che fosse più urgente verificare i documenti, perché senza, si sa, si è un po’ meno umane. La logica che presiede a queste scelte è una logica razzista, radicata non solo nella cultura diffusa, ma nelle stesse procedure istituzionali. Il pomeriggio successivo altre forze dell’ordine hanno caricato il presidio di chi sotto il Centro di identificazione e di espulsione di Corso Brunelleschi da tanto tempo chiede la chiusura di questa struttura in cui donne e uomini vengono privati della loro libertà e dei loro diritti per il semplice fatto di arrivare da fuori dalla Fortezza Europa e denuncia le violenze che si esercitano al loro interno. Il legame tra questi due episodi mette le radici in una cultura dell’esclusione e della violenza che, in nome della sicurezza, non tollera né il rispetto dei diritti individuali né il dissenso. Noi non ci sentiamo affatto sicure e saremo al fianco di Suad che abbiamo conosciuto nei luoghi delle donne, del movimento antirazzista, tra le strade di San Salvario, negli spazi di una cultura dal basso inclusiva e aperta verso il mondo.Vigileremo con tutti gli strumenti a nostra disposizione affinché vengano visionati i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti sull'autobus e identificato l’aggressore. Chiediamo ai responsabili di questa città, alle forze dell’ordine, al Gtt di garantire l’incolumità di ogni donna, di ogni uomo, e di predisporre modalità di intervento per fronteggiare gli episodi di aggressione contro le donne straniere verso le quali è più cruenta e impunita la violenza sessista che si respira nei luoghi pubblici e per le strade della nostra città. Dietro alla denuncia di Suad ci sono moltissime altre donne, più ricattabili perché senza documenti o con il permesso di soggiorno, che subiscono quotidianamente in silenzio minacce, molestie, insulti e discriminazioni, per timore di perdere il lavoro, la casa, l’accesso ai servizi. Invitiamo tutte e tutti alla mobilitazione, questa violenza ci riguarda, non staremo zitte! Vesna Scepanovic, Roberta Valetti, Liliana Ellena, Eleonora Missana, Susi Monzali, Associazione Villa5-Arte per le donne, Almateatro".
Per adesioni e contatti:
Liliana Ellena liellena@libero.it
Vesna Scepanovic miavesna@gmail.com
Roberta Valetti robertavaletti@gmail.com
martedì 4 ottobre 2011
Le femministe e la ceretta
http://comunicazionedigenere.wordpress.com/2011/09/10/groupon-e-gli-stereotipi-le-femministe-sono-pelose/
lunedì 12 settembre 2011
Dolce vegan alle zucchine
http://retroguard1a.noblogs.org/post/2011/09/10/dolce-vegan-alle-zucchine/
Ve la copio-incollo così com'è:
Dolce e salato non può essere reato! Anche se questo dolce in realtà è solo dolce, perché come ben saprete le zucchine non nascono salate, ma come le carote hanno un fondo dolce.
La ricetta di base l’ho copiata da qui, ma ho sostituito le uova a latte di soja e aggiunto un paio di cucchiai di olio (io ho usato quello di mais, forse con quello di oliva, di sapore più forte, è meglio mantenere quelle dosi). La consistenza era abbastanza friabile (ma non troppo) e in effetti mi si è rotto tutto (ho scelto la teglia sbagliata!)…dunque ho ovviato con una copertura in cioccolato. Piaciuta anche a non vegani, sicuramente da rifare per la facilità. Probabilmente sostituendo alle zucchine le carote viene più o meno uguale.
Nel dettaglio, che ci vuole?
300 g di zucchine
150 g di zucchero
170 g di farina 00
latte di soja
scorza di un limone
6 cucchiai di olio
pinoli e uvetta, a piacere
1 bustina di lievito per dolci
100 g di cioccolato fondente
Mischiare gli ingredienti (eccetto la cioccolata) e infornare per mezz’ora a 180°.
Sciogliere la cioccolata a bagnomaria e ricoprirci la torta.
Stop.