Nulla o male è stato tramandato della esperienza della donna: sta a noi riscoprirla per sapere la verità (Rivolta Femminile, Roma, luglio 1970)

sabato 29 ottobre 2011

Augusto Masetti il soldato che disse no alla guerra

Grazie a un articolo di Marginalia, giornata di studi sull'anarchico Augusto Masetti, scopro un personaggio bellissimo che non conoscevo, si tratta di Augusto Masetti, un anarchico, soldato per forza ai tempi dell'invasione coloniale della Libia del 1911, che si rifiutò di partire per Tripoli sparando ad un ufficiale e che pagò il suo gesto di rifiuto della guerra passando anni e anni in ospedale psichiatrico. Domani a Bologna ci sarà un convegno, dove mi piacerebbe andare, su questa figura che secondo me non andrebbe dimenticata ma valorizzata specialmente in questo momento piuttosto difficile, di regresso, di nuove guerre imperialiste e sempre più soldi spesi per gli armamenti.

martedì 18 ottobre 2011

Vegamisù

Sogno Vegan, uno dei siti preferiti di Rosetta femminista quasi perfetta (che sarebbe questo blog ma anch' io in persona), ha aperto un nuovo blog di cucina vegan!
Si chiama Piatti da Sogno Vegan (http://www.piattidasognovegan.blogspot.com/) ed è vero che sono da sogno le ricette!!!
Per festeggiare ecco la ricetta del Vegamisù che ancora non ho provato, lo farò domenica:

Semplicissimo e velocissimo! Non vi accorgerete nemmeno di averlo fatto. E' adatto a tutti e cosa più importante: niente stress da forno Non metto le quantità perchè potete fare ad occhio, a seconda delle vostre esigenze.

Panna da montare di soia (ho usato la soyatoo)
Caffè
Fette biscottate
Cacao in polvere

Preparate il caffè e intanto montate la panna. Imbevete le fette biscottate nel caffè (attenti a non scottarvi!). Stendete le fette imbevute in un recipiente o in una pirofila dai bordi alti. Stendete sopra uno strato di panna e spolverate con il cacao fino a ricoprire l'intera superfice. Ripetere questa operazione fino a formare due o più strati. Mettete in frigo e avete finito.

venerdì 14 ottobre 2011

La donna deve creare se stessa

La donna non deve imitare l'uomo ma , al contrario, estrarre i caratteri specifici del proprio essere, scoprirli, poiché sono rimasti fino ad oggi celati: o, con una parola più esplicita, crearli. La donna deve, nel campo dello spirito, creare se stessa

Sibilla Aleramo, 1925

sabato 8 ottobre 2011

Appello per Suad Omar, vittima di un'aggressione razzista e sessista

Venerdì scorso una donna italo-somala, è stata aggredita verbalmente e fisicamente su un autobus a Torino. Sul blog Medea c'è una lunga intervista (questo il link: http://medea.noblogs.org/2011/10/07/intervista-a-suad-omar-la-donna-somala-aggredita-su-un-autobus-a-torino/) a Suad Omar, questo il nome della donna aggredita, in cui lei stessa racconta questa sua terribile esperienza, resa ancora più amara dal fatto che quelli che erano sull'autobus non sono intervenuti, ma anzi sembravano quasi infastiditi. Una donna non italiana deve stare zitta! Sul blog Marginalia invece trovate un appello Solidarietà e rabbia per l'aggressione di Suad Omar., scritto da alcune donne e associazioni torinesi. Io firmerò l'appello perché non possiamo stare zitte e permettere questi abusi e queste violenze sessiste e razziste. Di seguito copio-incollo l'appello:

Con queste righe vogliamo stringere in un abbraccio Suad Omar che nel pomeriggio di venerdì scorso è stata aggredita prima verbalmente e poi fisicamente mentre viaggiava sul 63 e esprimere la nostra rabbia per l’ennesimo episodio di violenza sessista e razzista a Torino. Perché tanto accanimento? L’aggressore irritato che non gli venisse ceduto il posto accanto alle porte dell’autobus in nome del proprio privilegio di uomo bianco, deve aver ritenuto insostenibile il fatto che una donna aggredita, invece di abbassare lo sguardo e farsi da parte abbia risposto e si sia difesa. Alla violenza subita, si sovrappone quella istituzionale. E’ una strana politica quella dei regolamenti del Gtt che prevedono l’apertura o la chiusura delle porte di autobus e tram a seconda della supposta nazionalità o provenienza di chi li frequenta. Non è raro per chi viaggia sui trasporti pubblici torinesi assistere alla chiusura immediata delle porte per fronteggiare la ‘pericolosa’ fuga di un supposto migrante sorpreso senza biglietto, ma quando una cittadina italo-somala supposta ‘migrante’ viene insultata e picchiata le porte magicamente si aprono permettendo all’aggressore di dileguarsi. Altrettanto inquietante è stato l’intervento dei carabinieri chiamati sul posto che invece di preoccuparsi della salute di una donna aggredita hanno pensato che fosse più urgente verificare i documenti, perché senza, si sa, si è un po’ meno umane. La logica che presiede a queste scelte è una logica razzista, radicata non solo nella cultura diffusa, ma nelle stesse procedure istituzionali. Il pomeriggio successivo altre forze dell’ordine hanno caricato il presidio di chi sotto il Centro di identificazione e di espulsione di Corso Brunelleschi da tanto tempo chiede la chiusura di questa struttura in cui donne e uomini vengono privati della loro libertà e dei loro diritti per il semplice fatto di arrivare da fuori dalla Fortezza Europa e denuncia le violenze che si esercitano al loro interno. Il legame tra questi due episodi mette le radici in una cultura dell’esclusione e della violenza che, in nome della sicurezza, non tollera né il rispetto dei diritti individuali né il dissenso. Noi non ci sentiamo affatto sicure e saremo al fianco di Suad che abbiamo conosciuto nei luoghi delle donne, del movimento antirazzista, tra le strade di San Salvario, negli spazi di una cultura dal basso inclusiva e aperta verso il mondo.Vigileremo con tutti gli strumenti a nostra disposizione affinché vengano visionati i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti sull'autobus e identificato l’aggressore. Chiediamo ai responsabili di questa città, alle forze dell’ordine, al Gtt di garantire l’incolumità di ogni donna, di ogni uomo, e di predisporre modalità di intervento per fronteggiare gli episodi di aggressione contro le donne straniere verso le quali è più cruenta e impunita la violenza sessista che si respira nei luoghi pubblici e per le strade della nostra città. Dietro alla denuncia di Suad ci sono moltissime altre donne, più ricattabili perché senza documenti o con il permesso di soggiorno, che subiscono quotidianamente in silenzio minacce, molestie, insulti e discriminazioni, per timore di perdere il lavoro, la casa, l’accesso ai servizi. Invitiamo tutte e tutti alla mobilitazione, questa violenza ci riguarda, non staremo zitte! Vesna Scepanovic, Roberta Valetti, Liliana Ellena, Eleonora Missana, Susi Monzali, Associazione Villa5-Arte per le donne, Almateatro".

Per adesioni e contatti:

Liliana Ellena liellena@libero.it
Vesna Scepanovic miavesna@gmail.com
Roberta Valetti robertavaletti@gmail.com

martedì 4 ottobre 2011

Le femministe e la ceretta

Gli antifemministi non avendo mai argomenti seri da opporre da sempre ricorrono, per denigrare e squalificare le femministe, a beceri cliché. Uno di questi, intramontabile, è quello delle femministe tutte cattive, nemiche degli uomini, brutte e con i peli. La cosa viene sfruttata anche in pubblicità da un istituto di bellezza che offre pacchetti super scontati di sedute depilatorie. Da Un altro genere di comunicazione:

http://comunicazionedigenere.wordpress.com/2011/09/10/groupon-e-gli-stereotipi-le-femministe-sono-pelose/

Per me anche questa è una sorta di violenza sulle donne, starà a me decidere quando, dove e quando depilarmi!

lunedì 12 settembre 2011

Dolce vegan alle zucchine

Quello che ci vuole per affrontare al meglio il rientro in città dalle vacanze (chi ha avuto la fortuna di farle, altrimenti vale come consolazione): una ricetta favolosa che ho trovato per caso in questo blog:

http://retroguard1a.noblogs.org/post/2011/09/10/dolce-vegan-alle-zucchine/

Ve la copio-incollo così com'è:

Dolce e salato non può essere reato! Anche se questo dolce in realtà è solo dolce, perché come ben saprete le zucchine non nascono salate, ma come le carote hanno un fondo dolce.

La ricetta di base l’ho copiata da qui, ma ho sostituito le uova a latte di soja e aggiunto un paio di cucchiai di olio (io ho usato quello di mais, forse con quello di oliva, di sapore più forte, è meglio mantenere quelle dosi). La consistenza era abbastanza friabile (ma non troppo) e in effetti mi si è rotto tutto (ho scelto la teglia sbagliata!)…dunque ho ovviato con una copertura in cioccolato. Piaciuta anche a non vegani, sicuramente da rifare per la facilità. Probabilmente sostituendo alle zucchine le carote viene più o meno uguale.

Nel dettaglio, che ci vuole?

300 g di zucchine

150 g di zucchero

170 g di farina 00

latte di soja

scorza di un limone

6 cucchiai di olio

pinoli e uvetta, a piacere

1 bustina di lievito per dolci

100 g di cioccolato fondente

Mischiare gli ingredienti (eccetto la cioccolata) e infornare per mezz’ora a 180°.

Sciogliere la cioccolata a bagnomaria e ricoprirci la torta.

Stop.

Buon appetito!!!

mercoledì 3 agosto 2011

In vacanza con Carla Lonzi, Monica Ali, Sandra Cisneros e tante altre

Me ne vado in vacanza fino a settembre. Mi porto un po' di libri, seguite il mio esempio. Leggere è importantissimo (oltre che molto bello) e soprattutto: leggete donna!

giovedì 21 luglio 2011

Un libro sul caso Strauss-Kahn

Purtroppo un libro pubblicato in Francia (e in francese), peccato perché sembra veramente molto interessante. Tutte le info sul blog di Marginalia, in questo post:
http://marginaliavincenzaperilli.blogspot.com/2011/07/stupro-strauss-kahn-solo-un-troussage.html

lunedì 18 luglio 2011

Come difendersi dalle radiazioni nucleari

Ho trovato un articolo molto interessante che spiega cosa fare per difendersi dalle radiazioni nucleari, una sorta di manuale che potete stampare e conservare. Purtroppo bisogna essere preparati al peggio. Magari penserete che sono esagerata, ma invece io penso che è importante sapere certe cose, purtroppo non si può mai sapere Ecco il link dell'articolo:
http://membri.miglioriamo.it/change/tempi-moderni/difendersi-dalle-radiazioni-nucleari/

martedì 12 luglio 2011

Sputiamo su Hegel

Carla Lonzi per me è un mito, ma forse si era capito. Ma fortunatamente non sono l'unica ad amarla molto. Nel sito Ogni donna sono io (http://ognidonnasonoio.blogspot.com/) ho trovato pubblicato un brano di Sputiamo su Hegel che è tra i miei preferiti, ve lo copio-incollo:

La donna non va definita in rapporto all'uomo. Su questa coscienza si fondano tanto la nostra lotta quanto la nostra libertà.
L'uomo non è il modello a cui adeguare il processo della scoperta di sé da parte della donna.
La donna è l'altro rispetto all'uomo. L'uomo è l'altro rispetto alla donna. L'uguaglianza è un tentativo ideologico per asservire la donna a piu alti livelli.
Identificare la donna all'uomo significa annullare l'ultima via di liberazione.
Liberarsi per la donna non vuoi dire accettare la stessa vita dell'uomo perché è invivibile, ma esprimere il suo senso dell'esistenza.
La donna come soggetto non rifiuta l'uomo come soggetto, ma lo rifiuta come ruolo assoluto. Nella vita sociale lo rifiuta come ruolo autoritario.
Finora il mito della complementarietà è stato usato dall'uomo per giustificare il proprio potere.
Le donne sono persuase fin dall'infanzia a non prendere decisioni e a dipendere da persona "capace" e "responsabile": il padre, il marito, il fratello...
L'immagine femminile con cui l'uomo ha interpretato la donna è stata una sua invenzione.
Verginità, castità, fedeltà, non sono virtù; ma vincoli per costruire e mantenere la famiglia. L'onore ne è la conseguente codificazione repressiva.
Nel matrimonio la donna, privata del suo nome, perde la sua identità significando il passaggio di proprietà che è avvenuto tra il padre di lei e il marito.

venerdì 1 luglio 2011

Manifestazione No Tav

Domenica cercherò di essere alla manifestazione No Tav a Torino. Dovremmo esserci proprio tutte e tutti, anche se mi rendo conto che non è sempre facile soprattutto per chi abita lontano e non ha molti soldi. Ma è importante fare uno sforzo e dare un segnale forte. Questo è il sito No Tav:

http://www.notav.info/news/no-tav-appello-per-una-manifestazione-nazionale-domenica-3-luglio/

martedì 14 giugno 2011

Il caso Amina Abdallah

Oramai mi sembra che in rete e anche nei quotidiani non si parli d'altro, ovvero che la blogger siriana rapita qualche giorno fa a Damasco (e che teneva un blog dal titolo A Gay Girl of Damascus) in realtà non esiste, perché dietro questo nome si celerebbe un uomo, Tom MacMaster.
In realtà a me l'articolo scritto da Amina (pardon! Tom) e che era stato tradotto in italiano, dal titolo Pinkwashing Assad?, mi era piaciuto molto, era veramente femminista e antirazzista, e non capisco tutta questa alzata di scudi contro quello che viene definito un millantatore in cerca di notorietà. In fondo in rete (da sempre) veine rivendicato il fatto di creare dei nick e di poter assumere l'identità che si vuole (anch'io per esempio non mi chiamo Rosetta, mi piaceva solo la canzone). Anziché fare delle considerazione che magari non farebbero altro che ripetere cose già dette vi segnalo link che mi sembrano interessanti su questo argomento così ognuno di voi può farsi un'idea e ragionare con calma:

Anzitutto il blog A Gay Girl in Damascus che ora ha cambiato nome e si chiama A Hoax (per chi non sa l'inglese significa scherzo, beffa):
http://damascusgaygirl.blogspot.com/
Mi è piaciuto un articolo di ieri dal blog Marginalia dove mi sembra interessante anche la discussione nei commenti:
http://marginaliavincenzaperilli.blogspot.com/2011/06/amina-abdallah-ieri-radio-blackout.html
E poi penso che bisognerebbe leggere l' articolo che citavo prima, Pinkwashing (scritto come sembra non da Amina ma da Tom nel blog qualche tempo fa e che è stato tradotto in italiano):
http://www.infoaut.org/blog/femminismoagenders/item/1683-pinkwashing-assad

lunedì 6 giugno 2011

Votiamo SI al referendum del 12-13 giugno

E' importante andare a votare al referendum, bisogna raggiungere il forum e dunque andare in massa e scrivere SI per dire no al nucleare, no alla privatizzazione dell'acqua, no al giusto impedimento. Sono cose troppo importanti per lasciare che siano gli altri a decidere per noi!

domenica 5 giugno 2011

Le nuove ristampe degli scritti di Carla Lonzi!

Grazie alla casa editrice et.al, stanno ripubblicando tutti gli scritti di Carla Lonzi. Io per cominciare ho comprato Taci, anzi parla. Diario di una femminista. Ho letto solo alcune pagine ma lo trovo bellissimo, Carla Lonzi aveva una capacità di riflessione (e auto-riflessione) incredibile. Assolutamente da leggere.

martedì 24 maggio 2011

Dominique Strauss-Khan, uno stupratore di classe

Mi è piaciuto molto questo articolo di Marginalia sulla vicenda e quindi lo segnalo. Solidarietà alla donna vittima di questa ennesima violenza

sabato 14 maggio 2011

L'amore è una cosa meravigliosa

E' ufficiale : cambio fidanzata. Mi dicono che non va bene questo mio uso a fini personali del blog, ma il blog è mio e ne faccio quel che mi pare

venerdì 6 maggio 2011

Sessismo e "lato b"

Per un'influenza fuori stagione sono stata molto davanti alla tivù 8lo schermo del pc mi dava troppa noia) e sono stata ammorbata da notizie varie, la più allucinate quella del matrimonio reale tra William e Kate, con dirette, interviste, dibattiti e tanto gossip. Ma non c'è niente di meglio da fare? Uno degli aspetti che ovviamente mi ha colpito è l'insiestenza sull'aspetto fisico di quella e quell'altra, in particolare sul "lato b" della sorella della sposa. A questo proposito grazie a Marginalia che mi ha segnalato un articolo sui "culi" di Laura Corradi pubblicato sullo scorso numero di Leggendaria (il n. 85). Da leggere!

mercoledì 20 aprile 2011

Vacanzeeeeeeeeeeee!

Penso che al ritorno cambierò nome a questo blog ... Cosa ne dite di Io e la tirannosaura? (per la cronaca partiamo insieme venerdì. Ha promesso niente bistecche)

sabato 16 aprile 2011

Cosa significa essere vegan?

Ieri sera altra discussione con la tirannosaura con la quale oramai ci incontriamo solo per "caso" (per le amanti delle telenovelas potete leggere qui e qui e qui per le puntate precedenti). Voglio risparmiare particolari comunque visto che so che mi legge (AH!AH!AH!) rimando a un blog che mi ha appena segnalato la mia vicina e che mi piace un sacco e che secondo me spiega un bel po' di cosette sull'essere vegan. Cliccate Perchè un non-Vegan non è un Vegan.

lunedì 11 aprile 2011

Lasciamo stare la mamma di Gheddafi, please

Che Gheddafi sia un dittatore non ci piove, ma perché tirare in ballo sua mamma, definendolo "figlio di puttana" come fa Borghesio (qua trovate il video)? Ecco, un piccolo esempio tratto dalla cronaca per riflettere sul linguaggio sessista.

giovedì 31 marzo 2011

Veganfest: moda o stile di vita?

Ad aprile ci sarà un altro Veganfest (le informazioni le trovate qua), da una parte sono contenta perché penso che è importante che lo stile di vita vegan diventi sempre più diffuso (parlo di stile perché appunto come ho spiegato tante volte non si tratta solo di quello che mangi, ma di tante altre cose, un modo di approcciarsi alla vita diverso, l'unico per chi si professa non sessista, non razzista e antifascista). Allora da una parte come dicevo sono contenta, dall'altra mi sembra che stia diventando solo una moda, si organizzano queste cose anche per fare soldi, tanta gente ci va ma non perché ci crede veramente (infatti magari non mangiano la bistecca ma poi hanno la borsa di pura pelle di coccodrillo). Non son cosa ne pensate voi, comunque visto che in quella data sarò in zona farò un salto a vedere

lunedì 28 marzo 2011

Una guida del governo contro il linguaggio sessista!In Messico però, non in Italia...

Il governo messicano ha varato una guida per bandite dal linguaggio corrente il sessismo. Il ministero dell'Interno messicano sta distribuendo a tutti i lavoratori la guida, per ridurre l'uso sessista della lingua nel paese che da molti viene indicato come un paese di "machisti" (ma giusto perché non conoscono l'Italia). Il manuale è stato scritto dal Conavim, che è una commissione nazionale creata per prevenire e sradicare la violenza contro le donne (si è occupata anche dei femminicidi a Ciudad Juarez). Sono state vietate infatti anche le frasi "sul possesso", come per esempio "la donna di Pedro" (formula usatissima anche nella lingua corrente italiana), riconoscendo il fatto che è proprio questa idea di possesso del corpo (e della vita) delle donne che è alla base della violenza sessista . E in Italia quanto tempo dovremmo aspettare ancora?Dovremo andare in Messico per procurarci la guida da regalare ai colleghi di lavoro simpatici? ("simpatici" è ironico e ogni riferimento a fatti avvenuti è voluto).


venerdì 25 marzo 2011

Vegan blog!

Vi avevo già segnalato Vegan blog?Noooooo? Allora lo faccio ora, ultimamente è la mia fonte di super ricette per cenette a lume di candela:)

sabato 19 marzo 2011

Sull'Unità d'Italia

Anche se il 17 marzo è passato i festeggiamenti per l'Unità d'Italia andranno avanti per tutto il 2011, aiutoooooooooooooooo! Ci prepariamo a sopravvivere leggendo articoli che criticano il nazionalismo di cui gronda questa ricorrenza (povero Garibaldi! a me mi stava pure simpatico). Mi è piaciuto molto perché offre tanti spunti per mettere in moto le cellule celebrali il post che ho letto qualche giorno fa in Marginalia, che poi rinvia a tanti altri articoli. Insomma siamo in parecchie (e anche parecchi) a denunciare queste celebrazioni (partendo da presupposti diversissimi da quelli della Lega! Specifico perché oggi ho avuto a questo proposito una discussione allucinante mentre ero in fila al supermercato). Che poi chi è disoccupat* o senza documenti cosa avrà mai da festeggiare?

Ecco l'articolo:

Oltre all' allergia alle mimose rivendichiamo, come noto, anche quella a "Dio, patria e famiglia". E questa primavera - dopo il presagio dell'otto marzo delle donne italiane tutto fiocchi rosa e uteri per la patria - si delinea, per noi, sempre più spiacevole e desolante grazie all'ondata inarrestabile delle celebrazioni per i 150 anni dell'unità d'Italia. Dopo le mimose ora è tutto un fiorire di discorsi sulla nazione e l'italianità, tutto uno sventolare di bandiere tricolori, di vetrine colme di "edizioni speciali anniversario", faccette di garibaldi-l'eroe-dei-due-mondi e Cavour (Camillo Benso, bien sûr) che ci osservano un po' accigliati da scatolette di mentine e biscotti, bottiglie di vino, calzini e mutande. A dimostrazione che nulla (gesto, parola, cosa ...) è "casuale" nell'odierna società dello spettacolo, nella paccottiglia del business celebrativo c'è anche la carrozzina-bandiera (verde, bianca e rossa - ovvio) per portare a spasso, immaginiamo, gli attesi frutti degli uteri per la patria, i piccole/i italiane/i doc (degli altri ... chissenefrega). Una cacofonia insopportabile, al ritmo dell'inno di Mameli. Per consolarci (e sentirci meno sole) a sera rileggiamo, prima di addormentarci, Alberto Maria Banti che distrugge l'osannato discorso del neo-nazionalista Benigni a Sanremo, andiamo a lavorare all'alba canticchiando la versione in rosa dell'inno e sputiamo anche noi (correndo il rischio della semplificazione) "su Hegel, su Garibaldi, sull’unità d’Italia" insieme a chi, di questa benedetta unità, sottolinea anche gli aspetti meno "gloriosi", lo sfruttamento e i massacri di una vera e propria "impresa coloniale" del "nord" contro il "sud" (lo ricordavamo anche in Miti e smemoratezze del passato coloniale italiano). Di questo passato restano ancor oggi delle scorie, anche tra "donne" (le "donne italiane" del famoso appello per il 13 febbraio). Un frammento curioso che vi lasciamo senza commenti, è una lettera (firmata) di una "donna di Napoli" residente da più di dieci anni in una città del centro nord "dove sono nati e cresciuti i miei quattro figli". La lettera, che vi trascriviamo, è stata pubblicata dal quotidiano La Repubblica proprio l'8 marzo di quest'anno: "Ero in un negozio e mentre misuravo un capo, una madre consigliava alla figlia quale vestito scegliere: "questo ti sta bene", "questo no", "questo è fine" e infine " questo è bello, ma ha un colore da meridionale". Mi sono affacciata per guardare la "signora" ma ero cosi indignata da non riuscire a pronunciare una parola. Dopo qualche minuto mi sono avvicinata con un sorriso e, precisandole di essere napoletana, le ho chiesto di indicarmi qual era il vestito con i colori da meridionale. Lei, con lo stesso sorriso nel dirmi che non era una affermazione offensiva perché aveva origini calabresi, mi accompagnava allo stand e, nel non trovarlo, commentava che era talmente bello che l'aveva già preso qualcun altro. Certo, ho detto, bello ma col colore da meridionale".

martedì 8 marzo 2011

Otto marzo

Mi chiedo: essendo questo un blog quasi femminista devo scrivere per forza un post per l'otto marzo?

lunedì 28 febbraio 2011

La breviaria della nuova lingua italiana non sessista!

Dal blog Un altro genere di comunicazione, arriva la Breviaria della nuova lingua italiana!
Mi sembra un lavoro molto utile e anche divertente, inoltre tutte possiamo contribuire ad ampliarlo. Potete leggerlo nel blog all'indirizzo http://ilsessismoneilinguaggi.blogspot.com/2010/11/la-breviaria-della-nuova-lingua.html, ma intanto vi do qualche assaggio:

1. I figli (quando sono femmine e maschi)… …La prole

2. Gli ascoltatori… …Chi ci sta ascoltando, chi è in ascolto

3. Procedere a passo d’uomo… …Procedere lentamente

4. La fratellanza (quando è mista)… …La solidarietà(quando è mista) …La sorellanza (quando è tra sole donne)

5. Diritti d’Autore… …Diritti di copia/riproduzione

6. In costume adamitico… …Senza indumenti, senza vestiti

7. Maria e Carlo oggi Sposi… …Maria e Carlo oggi si sposano

8. Signore e Signori benvenuti… …Diamo il benvenuto alle Signore e ai Signori

9. Omicidio (uccisione di un uomo per opera di un altro uomo, da www. etimo.it)… …Femminicidio (uccisione di una donna, si tratta di un termine già usato)

10. I Dini… …La famiglia Dini (se sono femmine e maschi)

11. Il ministro Bianchi (se è una donna)… …La ministra Bianchi

12. La Bianchi ha scritto… …Bianchi ha scritto

13. Libri per bambini… …Libri per l’infanzia

14. Libri per ragazzi… …Libri per l’infanzia

15. Biblioteca dei Ragazzi… …Biblioteca per l’infanzia

16. Parco giochi per bambini… …Parco giochi per l’infanzia

17. Aspettare un bambino… …Essere incinta

18. Aspettare un figlio… …Essere in stato interessante

19. Con animo virile… …Con fermezza

20. Effeminato… …Lezioso

21. Figlio/a di una mignotta… …Infame, disonesto/a

22. Fratricida (donna o uomo che ha ucciso una sorella… …Che ha uccisa una sorella…………

23.Guerre, lotte fratricide… …Guerre civili

24.Suffragio universale (quando votano solo i maschi)… …Suffragio maschile

25.Ragazzi (comprende femmine e maschi)… …Gioventù

26.Ragazzi di vita (la regola del maschile che ingloba qui non vale, non sono comprese le prostitute)…

27.Il seme dell’uomo… …Gli spermatozoi (lo Spermatozoo non è un seme, non contiene infatti come i semi tutto il corredo cromosomico ma soltanto una metà. L’altra metà la porta l’Ovulo)

28.Inseminazione artificiale… …Fecondazione artificiale

29.Carta dei diritti dell’uomo… …Carta dei diritti delle persone

30.Patria (luogo dei padri)… …Nazione. Paese. Il proprio paese. Stato

31.Patria potestà… …Potestà genitoriale

32.Tirare la cinghia… …Fare economia, essere in ristrettezze economiche

33.Malattie veneree… …Malattie da contagio sessuale. Malattie degli organi genitali

34.Stravaccarsi… …Sedersi scompostamente (non esiste Strabuoiarsi come se i buoi fossero più composti)

domenica 27 febbraio 2011

Auguri mamma!!!

Scusate se uso il blog per una questione personale, ma è il compleanno di mia mamma

martedì 8 febbraio 2011

Letture femministe su Berlusconi e il "caso Ruby"

Ancora sono indecisa se andare domenica alla manifestazione nata dall'appello di Concita De Gregorio Se non ora quando. Molte donne ci andranno anche se criticamente con degli spezzoni separati, io ho ancora tanti dubbi. L'appello non l'ho firmato perché non lo condivido assolutamente, io non mi sento offesa nella mia dignità di donna e neanche mi sento migliore o più perbene di Ruby e le altre papi-girls (così le chiama la stampa nazionale, sessista come sempre), anche se con loro non condivido nulla. I sentimenti che tutta questa vicenda ha suscitato in me sono confusi e contrastanti. Ringrazio Marginalia che ha fatto un'utile rassegna stampa di diversi articoli scritti da donne e collettivi su questa storia (li potete leggere QUI), leggerli mi ha aiutato a sbrogliare un po' la matassa ma ancora non so se il 13 andrò in piazza!